In Grecia ha vinto Syriza, con un programma contrario alle politiche di
austerità sostenute dalla Troika e dall'Unione Europea. Quelle stesse
politiche che non solo hanno distrutto i diritti sociali, creato milioni
di disoccupati e precarizzato il lavoro ma che hanno anche messo in
ginocchio i Comuni, imponendo pesanti tagli ai servizi e la drastica
riduzione dei finanziamenti statali.
Speriamo quindi che Syriza sappia trasformarsi nel sassolino capace di bloccare questo perverso igranaggio.
Ci riserviamo però di giudicare il nuovo Governo greco a promesse mantenute, visto che la strada per il cambiamento è lunga e impervia, e l'alleanza di governo con la destra antiausterity non ci convince pienamente.
Ma la battaglia di Syriza all'austerità è una questione solo greca o che tocca pure il nostro paese anche a livello Comunale?
Noi, che abbiamo un programma politico incentrato sulla disobbedienza al patto di stabilità, alla difesa del lavoro, a maggiori diritti sociali, alla tutela dell'ambiente e alla partecipazione cittadina, alle passate Elezioni Europee avevamo fatto una chiara scelta del campo in cui stare sostenendo la candidatura di Tsipras alla presidenza della Commissione Europea.
Come sempre siamo stati accusati, dagli ambienti del centrosinistra, di eccessivo radicalismo, di estremismo perfino!
Le stesse critiche che venivano rivolte alla proposta di Tsipras sia da chi strizzava l'occhiolino ai partiti delle larghe intese, sia da chi già interno al PSE (principale fautore delle politiche di austerità insieme alla destra conservatrice) aveva sostenuto e votato il fiscal compact, il pareggio di bilancio in Costituzione, le politiche di austerità dei Governi Monti e Letta "perché ce lo chiedeva l'Europa". Ora, con la vittoria di Tsipras in Grecia, stanno tutti salendo sfacciatamente sul carro del vincitore. In ogni caso, noi, continueremo la nostra battaglia contro le politiche dell'austeritá, alla faccia di quei trasformisti novelli radicali che, dopo aver messo in ginocchio l'Europa e l'Italia realizzando gli interessi delle grandi lobby di potere, tentano ora di appropriarsi di una gloria che non gli appartiene.
Speriamo quindi che Syriza sappia trasformarsi nel sassolino capace di bloccare questo perverso igranaggio.
Ci riserviamo però di giudicare il nuovo Governo greco a promesse mantenute, visto che la strada per il cambiamento è lunga e impervia, e l'alleanza di governo con la destra antiausterity non ci convince pienamente.
Ma la battaglia di Syriza all'austerità è una questione solo greca o che tocca pure il nostro paese anche a livello Comunale?
Noi, che abbiamo un programma politico incentrato sulla disobbedienza al patto di stabilità, alla difesa del lavoro, a maggiori diritti sociali, alla tutela dell'ambiente e alla partecipazione cittadina, alle passate Elezioni Europee avevamo fatto una chiara scelta del campo in cui stare sostenendo la candidatura di Tsipras alla presidenza della Commissione Europea.
Come sempre siamo stati accusati, dagli ambienti del centrosinistra, di eccessivo radicalismo, di estremismo perfino!
Le stesse critiche che venivano rivolte alla proposta di Tsipras sia da chi strizzava l'occhiolino ai partiti delle larghe intese, sia da chi già interno al PSE (principale fautore delle politiche di austerità insieme alla destra conservatrice) aveva sostenuto e votato il fiscal compact, il pareggio di bilancio in Costituzione, le politiche di austerità dei Governi Monti e Letta "perché ce lo chiedeva l'Europa". Ora, con la vittoria di Tsipras in Grecia, stanno tutti salendo sfacciatamente sul carro del vincitore. In ogni caso, noi, continueremo la nostra battaglia contro le politiche dell'austeritá, alla faccia di quei trasformisti novelli radicali che, dopo aver messo in ginocchio l'Europa e l'Italia realizzando gli interessi delle grandi lobby di potere, tentano ora di appropriarsi di una gloria che non gli appartiene.
Cittadine e Cittadini per una Trezzano Migliore





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