Con le politiche perpetrate dal governo Renzi tornano ad essere sotto attacco non solo la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori italiani, ma anche l’organizzazione democratica del nostro paese.
La fiducia “in bianco” sul Jobs Act, di dubbia costituzionalità,
rappresenta un ulteriore scempio in sfregio alle regole democratiche ed un durissimo
attacco al mondo dei diritti nel lavoro, dal momento che causerà soltanto più
precarietà ed insicurezza con un ulteriore impatto recessivo sull’andamento
dell’occupazione.
Inoltre, i continui attacchi ad un art.18 dello Statuto dei
Lavoratori già menomato e praticamente reso inesistente dalla passata Riforma
Fornero, dimostrano tutto l’accanimento ideologico di una casta completamente accecata
dalle imposizioni neoliberiste della Troika (Commissione Europea, Banca
Centrale Europea, Fondo Monetario Internazionale) e intenta alla distruzione di
ogni residuo di diritti sociali.
Infatti, la nuova Legge di Stabilità porterà alla completa
distruzione del welfare e l’annullamento dei diritti conquistati dal movimento
dei lavoratori, in cambio di piccole concessioni sui parametri di rigore.
Crediamo che l’urgente risposta a queste politiche, che non
sono nient’altro che la continuazione di quelle dei governi precedenti (Letta,
Monti ecc…), debba essere lo sciopero, che diventa oggi strumento di lotta e di
resistenza imprescindibile per cercare di “rovesciare” il governo del
non-eletto Renzi.
Aderiamo, quindi, alla stagione conflittuale e di
mobilitazione che si è già aperta questo autunno: allo Sciopero Generale
indetto domani dai sindacati USB, Or.S.A. e Cib Unicobas, a cui parteciperemo e
che vedrà il corteo di Milano partire alle 9.30 da Piazza San Babila; alla
manifestazione della CGIL a Roma il 25 ottobre, dalla quale speriamo nasca la
convocazione di uno sciopero generale; e allo “Sciopero Sociale” che si terrà
il 14 novembre.
Cittadine e Cittadini per una Trezzano Migliore

