lunedì 28 aprile 2014
sabato 26 aprile 2014
BILANCIO, RISORSE E DIRITTI DEI CITTADINI
Il nostro Programma ha l’ambizione di voler riconoscere a tutti i cittadini il diritto alla casa, la creazione e la tutela dei posti di lavoro, la difesa dell’ambiente naturale e il miglioramento urbanistico della nostra cittadina, collegando il nord e il sud del paese e mettendo in sicurezza i tratti stradali.
Ma
il Bilancio di Trezzano, come i bilanci di tutti i Comuni, è in sofferenza a
causa del Patto di Stabilità e dei tagli ai trasferimenti statali. Nel 2010
rappresentavano circa il 20% delle Entrate complessive, nel 2013 solo l’1,35.
Questa
differenza è stata compensata, in parte, dalle entrate derivanti dai Tributi
pagati dai cittadini, che continuano ad aumentare.
In
pratica lo Stato non da più soldi ai Comuni, e li sta costringendo a far
quadrare il Bilancio con il peggioramento dei servizi, l’aumento delle tasse e
l’incremento degli oneri di urbanizzazione, incoraggiando la
cementificazione.
E
anche oggi, il governo Renzi, conferma le politiche di austerità, seguite dai
Governi degli ultimi anni, che trasformano sempre di più i Comuni da erogatori
dei servizi ai cittadini, a esattori di tributi.
Noi
intendiamo rompere questo circolo vizioso stando dalla parte dei cittadini,
rivendicando i loro diritti e dicendo basta alle pratiche adottate in passato
da tutte le Amministrazioni comunali di arrotondare le entrate del Bilancio con
gli oneri di urbanizzazione, svendendo il territorio a continue edificazioni di
edilizia privata.
Che
fare quindi?
Ecco
le nostre proposte:
sabato 12 aprile 2014
Elezioni 2014 Trezzano s/N - intervento Mattia Scolari
CITTADINE E CITTADINI PER UNA TREZZANO MIGLIORE: per una proposta politica realmente dalla parte dei cittadini, disobbedendo al Patto di Stabilità facendo rispettare i diritti garantiti dalla nostra Costituzione.
mercoledì 2 aprile 2014
Davide Rossi per MATTIA SCOLARI Sindaco
Davide Rossi docente, storico e giornalista, è dottorando in Storia Contemporanea presso l’Università Pedagogica Nazionale a Kinshasa - Repubblica Democratica del Congo, città in cui è vicedirettore dell’Institut International de Formation et Recherche “Patrice Lumumba”. È direttore del Centro Studi “Anna Seghers” di Milano e dell’ISPEC, Istituto di Storia e Filosofia del Pensiero Contemporaneo di Locarno. Autore di svariati saggi dedicati alla storia, alla letteratura, alla cultura e al cinema dei paesi socialisti, ai popoli del Sud del mondo e al movimento internazionale dei lavoratori, è segretario generale del SISA - Sindacato Indipendente Scuola e Ambiente, responsabile dal 2007 del “Centro di Formazione e Ricerca don Lorenzo Milani e scuola di Barbiana” per la Lombardia e il Ticino e corrispondente dall’Italia per Sinistra.ch. Per Radio Cittadella di Taranto segue da oltre un decennio i più importanti festival del cinema. Dirige dalla fondazione nel 2000 il mensile culturale on line aurorarivista.it. È iscritto all’ANPI/VZPI di Trieste.
Sabato 3 maggio 2014 verrà organizzato un incontro con Davide Rossi - candidato consigliere e Mattia Scolari - candidato sindaco
Appello: Io sostengo la lista "Cittadine e Cittadini per una Trezzano Migliore"
Io sostengo la Lista
“Cittadine e
Cittadini per una Trezzano Migliore”
perché è una risposta nuova ai problemi di
Trezzano
Perché è una Lista
che nasce veramente dalla cittadinanza, che indica un Programma chiaro, che cerca
di portare nel Palazzo comunale la voce dei cittadini e le proposte dei
Comitati di Quartiere e delle Associazioni, che sono la parte più attiva di
Trezzano.
Perché è una Lista
composta da giovani, come il Candidato sindaco Mattia Scolari, e da persone che
da anni si impegnano ogni giorno per migliorare la vita a Trezzano.
Perché è una Lista
che ritiene che le cittadine e i cittadini hanno il diritto a una Trezzano
migliore, e che il Comune abbia il dovere di realizzarla.
Perché è una Lista che dice con coraggio che se mancano i soldi
ai Comuni, e al Comune di Trezzano, è anche perché le politiche di austerità a
senso unico continuano a difendere gli sprechi e i privilegi, e a tagliare i
servizi ai cittadini.
Perché è una Lista
che vuole difendere il territorio di Trezzano come un bene comune di tutte le
cittadine e i cittadini e che per questo si impegna a realizzare i Progetti del
Coordinamento dei Comitati di Quartiere, per riqualificare le aree della
Stazione ferroviaria e della ex Demalena e vuole valorizzare le bellezze del Parco
Agricolo Sud e del Naviglio.
Perché è una Lista
che vuole una Trezzano in cui prevalgano i valori della nostra bella e più che
mai attuale Costituzione, per un’esistenza libera e dignitosa, a partire dal diritto
al lavoro e alla casa, per la partecipazione dei cittadini, la legalità, l’antifascismo,
il rispetto tra i sessi e tra le diverse età e il contrasto ad ogni forma di
violenza, di prepotenza e di razzismo.
Perché è
una Lista che sta con i piedi per terra, nella realtà di oggi,
ma ha il coraggio di guardare lontano,
per impegnarci insieme per una Trezzano Migliore.
Le
prime firme:
Mattia Scolari, Giuseppe Altruda, Emanuele Ambrogi,
Eleonora Amoruso, Anna Andolfo, Antonietta Arpino, Marco Bellotti, Livia Bonadeo, Evelin Bovati, Anna
Candido, Pier
Damiano Cangini, Milena Carrara, Alexis Carratù, Carlo Carratù,
Anna Maria Cetti, Luciano
Chiodo, Luca Civilità, Daniela De Andreis, Sara Diana, Luca Digiesi, Irene
Gentili, Pietro Andrea
Gorgone, Enzo Grumelli, Ilenia Ambra
Innocenti, Alessandra Laurà, Nunzia Laurà, Gianfranco Lunetta,
Claudio Mendicino, Fabio Mendicino, Paola
Nannini, Christian Panarelli, Nicola Panarelli, Susanna Panza,
Christina Pecoraro, Maria Antonia Ramasco, Anna Maria Rossi, Davide Rossi, Sergio Sannella, Elisabeth Pia Desirée Scarpa (detta Sissi), Enza Trafuoci, Patrizia Zanforlin,
martedì 1 aprile 2014
Mattia Scolari: ecco perchè mi candido a sindaco di Trezzano s/N
Sono nato a Milano il 5 maggio del 1991, ho quindi
22 anni.
I miei nonni materni e paterni si sono trasferiti a
Trezzano negli anni ’60-‘70. La mia famiglia è trezzanese, perciò, già da due
generazioni, ed io vi risiedo sin dalla nascita.
Ho frequentato il liceo linguistico “A.Manzoni” di
Milano ed ora sono ad un solo esame dalla laurea in “Scienze dei servizi
giuridici – Consulente del Lavoro, Relazioni sindacali e Gestione del
personale”.
Sono membro effettivo del direttivo dell’ A.N.P.I
(Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di Trezzano sul Naviglio e, con
orgoglio, ne porto sempre con me la tessera d’iscrizione.
Sin
da bambino, grazie a mia madre, instancabile nell’accompagnarmi tra un’attività
e l’altra, ho imparato a conoscere e a vivere la realtà di Trezzano.
E
proprio il fatto di averla vissuta intensamente, mi ha permesso di prendere
coscienza dei numerosi problemi presenti sul nostro territorio.
Il
nostro è un comune teatro di importanti drammi sociali: si è affacciato con
sempre più insistenza, negli ultimi tempi, il problema della mancanza della
casa e degli sfratti per numerosi cittadini, mentre sono proliferati gli
appartamenti privati, sorti solo per gli interessi della speculazione
immobiliare e che, rimanendo irrimediabilmente vuoti, hanno dato vita a veri e
propri “quartieri fantasma”.
Le continue cementificazioni e l’inquinamento prodotto
dal traffico cittadino, mettono a serio rischio l’integrità dell’ambiente
naturale. Il Parco Agricolo Sud Milano continua ad essere minacciato dagli
appetiti della speculazione edilizia ed è solo questione di tempo perché, certi
noti, tornino alla carica proponendo la realizzazione di una tangenzialina nel
parco che causerebbe un ingente danno ambientale e che farebbe la felicità,
unicamente, dei costruttori.
A Trezzano si vive anche il dramma della mancanza di
lavoro, la chiusura delle fabbriche e dei negozi; di giovani, e meno giovani,
disoccupati o costretti ad una perpetua precarietà che li sottopone, tra
l’altro, a condizioni lavorative quasi schiavistiche.
E’ un comune che offre poco e niente ai giovani,
dove non ci sono luoghi di aggregazione e dove si è costretti ad attendere la
patente per potersi spostare nei comuni limitrofi. Dove gli anziani sono
considerati cittadini di “serie b”, vengono abbandonati al loro futuro e non sono
mai presi in considerazione.
Manca un reale controllo dei cittadini sull’attività
della pubblica amministrazione, e gli ultimi episodi corruttivi ne sono solo
una conferma. E’ un paese ammalato di quel cancro che è la criminalità
organizzata di stampo mafioso e in cui non sono mancati episodi di intolleranza
politica.
Per tutto questo ho deciso di scendere personalmente
in politica, e di candidarmi a Sindaco del mio Comune, insieme ad una lista di
cittadini, di ragazzi giovani, di gente che ogni giorno si impegna per
migliorare il nostro paese. L’ho fatto perché sogno una Trezzano diversa: priva
di ingiustizie, solidale, attenta ai problemi dei più deboli, in cui tutti
possano avere le stesse opportunità, dove si dia piena applicazione al 2° comma
dell’art.3 della nostra Costituzione Repubblicana, eliminando quelle
disuguaglianze economiche e sociali che, “limitando
di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno
sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori
all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
Una Trezzano in cui la necessità di un’abitazione
sia ritenuta un fondamentale diritto umano, e in cui ci si impegni perché
nessuno sia costretto a dormire per strada.
Una Trezzano che promuova uno sviluppo sostenibile,
a misura d’uomo, riunificando il nord e il sud cittadino, dando priorità ai
servizi e alla difesa dell’ambiente bloccando nuove inutili edificazioni
private e dannose cementificazioni, eliminando il traffico e promuovendo
modalità alternative e non inquinanti di spostamento.
Una Trezzano che non viva il dramma della disoccupazione, in
cui i pubblici poteri, sulla base dell’art.4 della Costituzione, si impegnino a
riconoscere “a tutti i cittadini il
diritto al lavoro” promuovendo le condizioni che lo rendano effettivo e
nella quale si lavori, tutti assieme, per costruire una società che, ponendo al
centro la piena occupazione, la tutela dei più deboli e la difesa
dell’ambiente, consenta di vivere a tutti un’“esistenza libera e
dignitosa”. Una società che persegua la
tutela dell’essere umano e dei suoi bisogni, e non l’esagerato profitto
capitalista di pochi a discapito di molti.
Una Trezzano che valorizzi i suoi giovani, sapendo
coniugare divertimento e proposte culturali. Che abbia cura degli anziani,
facendoli sentire partecipi della collettività.
Una Trezzano in cui prevalga la legalità e il
rispetto del prossimo, che rigetti ogni forma di criminalità organizzata,
violenza, razzismo, fascismo e discriminazione.
Insomma, una Trezzano più ricca perché diversamente
ricca.
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