sabato 26 aprile 2014

BILANCIO, RISORSE E DIRITTI DEI CITTADINI


Il nostro Programma ha l’ambizione di voler riconoscere a tutti i cittadini il diritto alla casa, la creazione e la tutela dei posti di lavoro, la difesa dell’ambiente naturale e il miglioramento urbanistico della nostra cittadina, collegando il nord e il sud del paese e mettendo in sicurezza i tratti stradali.
Ma il Bilancio di Trezzano, come i bilanci di tutti i Comuni, è in sofferenza a causa del Patto di Stabilità e dei tagli ai trasferimenti statali. Nel 2010 rappresentavano circa il 20% delle Entrate complessive, nel 2013 solo l’1,35.
Questa differenza è stata compensata, in parte, dalle entrate derivanti dai Tributi pagati dai cittadini, che continuano ad aumentare.
In pratica lo Stato non da più soldi ai Comuni, e li sta costringendo a far quadrare il Bilancio con il peggioramento dei servizi, l’aumento delle tasse e l’incremento degli oneri di urbanizzazione, incoraggiando la cementificazione. 
E anche oggi, il governo Renzi, conferma le politiche di austerità, seguite dai Governi degli ultimi anni, che trasformano sempre di più i Comuni da erogatori dei servizi ai cittadini, a esattori di tributi.
Noi intendiamo rompere questo circolo vizioso stando dalla parte dei cittadini, rivendicando i loro diritti e dicendo basta alle pratiche adottate in passato da tutte le Amministrazioni comunali di arrotondare le entrate del Bilancio con gli oneri di urbanizzazione, svendendo il territorio a continue edificazioni di edilizia privata.
Che fare quindi?
Ecco le nostre proposte:

sabato 12 aprile 2014

Elezioni 2014 Trezzano s/N - intervento Mattia Scolari

CITTADINE E CITTADINI PER UNA TREZZANO MIGLIORE: per una proposta politica realmente dalla parte dei cittadini, disobbedendo al Patto di Stabilità facendo rispettare i diritti garantiti dalla nostra Costituzione.

mercoledì 2 aprile 2014

Davide Rossi per MATTIA SCOLARI Sindaco


Davide Rossi docente, storico e giornalista, è dottorando in Storia Contemporanea presso l’Università Pedagogica Nazionale a Kinshasa - Repubblica Democratica del Congo, città in cui è vicedirettore dell’Institut International de Formation et Recherche “Patrice Lumumba”. È direttore del Centro Studi “Anna Seghers” di Milano e dell’ISPEC, Istituto di Storia e Filosofia del Pensiero Contemporaneo di Locarno. Autore di svariati saggi dedicati alla storia, alla letteratura, alla cultura e al cinema dei paesi socialisti, ai popoli del Sud del mondo e al movimento internazionale dei lavoratori, è segretario generale del SISA - Sindacato Indipendente Scuola e Ambiente, responsabile dal 2007 del “Centro di Formazione e Ricerca don Lorenzo Milani e scuola di Barbiana” per la Lombardia e il Ticino e corrispondente dall’Italia per Sinistra.ch. Per Radio Cittadella di Taranto segue da oltre un decennio i più importanti festival del cinema. Dirige dalla fondazione nel 2000 il mensile culturale on line aurorarivista.it. È iscritto all’ANPI/VZPI di Trieste.

Sabato 3 maggio 2014 verrà organizzato un incontro con Davide Rossi - candidato consigliere e Mattia Scolari - candidato sindaco 

Appello: Io sostengo la lista "Cittadine e Cittadini per una Trezzano Migliore"


                                                 Io sostengo la Lista
Cittadine e Cittadini per una Trezzano Migliore
perché è una risposta nuova ai problemi di Trezzano



Perché è una Lista che nasce veramente dalla cittadinanza, che indica un Programma chiaro, che cerca di portare nel Palazzo comunale la voce dei cittadini e le proposte dei Comitati di Quartiere e delle Associazioni, che sono la parte più attiva di Trezzano.
Perché è una Lista composta da giovani, come il Candidato sindaco Mattia Scolari, e da persone che da anni si impegnano ogni giorno per migliorare la vita a Trezzano.
Perché è una Lista che ritiene che le cittadine e i cittadini hanno il diritto a una Trezzano migliore, e che il Comune abbia il dovere di realizzarla.
Perché è una Lista che dice con coraggio che se mancano i soldi ai Comuni, e al Comune di Trezzano, è anche perché le politiche di austerità a senso unico continuano a difendere gli sprechi e i privilegi, e a tagliare i servizi ai cittadini.
Perché è una Lista che vuole difendere il territorio di Trezzano come un bene comune di tutte le cittadine e i cittadini e che per questo si impegna a realizzare i Progetti del Coordinamento dei Comitati di Quartiere, per riqualificare le aree della Stazione ferroviaria e della ex Demalena e vuole valorizzare le bellezze del Parco Agricolo Sud e del Naviglio.
Perché è una Lista che vuole una Trezzano in cui prevalgano i valori della nostra bella e più che mai attuale Costituzione, per un’esistenza libera e dignitosa, a partire dal diritto al lavoro e alla casa, per la partecipazione dei cittadini, la legalità, l’antifascismo, il rispetto tra i sessi e tra le diverse età e il contrasto ad ogni forma di violenza, di prepotenza e di razzismo.

Perché  è una Lista che sta con i piedi per terra, nella realtà di oggi,
ma ha il coraggio di guardare lontano,
per impegnarci insieme per una Trezzano Migliore.



Le prime firme:
Mattia Scolari, Giuseppe Altruda, Emanuele Ambrogi, Eleonora Amoruso, Anna Andolfo, Antonietta Arpino, Marco Bellotti, Livia Bonadeo, Evelin Bovati, Anna Candido, Pier Damiano Cangini, Milena Carrara, Alexis Carratù, Carlo Carratù, Anna Maria Cetti, Luciano Chiodo, Luca Civilità, Daniela De Andreis, Sara Diana, Luca Digiesi, Irene Gentili, Pietro Andrea Gorgone, Enzo Grumelli, Ilenia Ambra Innocenti, Alessandra Laurà, Nunzia Laurà, Gianfranco Lunetta, Claudio Mendicino, Fabio Mendicino, Paola Nannini, Christian Panarelli, Nicola Panarelli, Susanna Panza, Christina Pecoraro, Maria Antonia Ramasco, Anna Maria Rossi, Davide Rossi, Sergio Sannella, Elisabeth Pia Desirée Scarpa (detta Sissi), Enza Trafuoci, Patrizia Zanforlin



martedì 1 aprile 2014

Mattia Scolari: ecco perchè mi candido a sindaco di Trezzano s/N

 
Sono nato a Milano il 5 maggio del 1991, ho quindi 22 anni.
I miei nonni materni e paterni si sono trasferiti a Trezzano negli anni ’60-‘70. La mia famiglia è trezzanese, perciò, già da due generazioni, ed io vi risiedo sin dalla nascita.
Ho frequentato il liceo linguistico “A.Manzoni” di Milano ed ora sono ad un solo esame dalla laurea in “Scienze dei servizi giuridici – Consulente del Lavoro, Relazioni sindacali e Gestione del personale”.
Sono membro effettivo del direttivo dell’ A.N.P.I (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di Trezzano sul Naviglio e, con orgoglio, ne porto sempre con me la tessera d’iscrizione.
Sin da bambino, grazie a mia madre, instancabile nell’accompagnarmi tra un’attività e l’altra, ho imparato a conoscere e a vivere la realtà di Trezzano.
E proprio il fatto di averla vissuta intensamente, mi ha permesso di prendere coscienza dei numerosi problemi presenti sul nostro territorio.
Il nostro è un comune teatro di importanti drammi sociali: si è affacciato con sempre più insistenza, negli ultimi tempi, il problema della mancanza della casa e degli sfratti per numerosi cittadini, mentre sono proliferati gli appartamenti privati, sorti solo per gli interessi della speculazione immobiliare e che, rimanendo irrimediabilmente vuoti, hanno dato vita a veri e propri “quartieri fantasma”.
Le continue cementificazioni e l’inquinamento prodotto dal traffico cittadino, mettono a serio rischio l’integrità dell’ambiente naturale. Il Parco Agricolo Sud Milano continua ad essere minacciato dagli appetiti della speculazione edilizia ed è solo questione di tempo perché, certi noti, tornino alla carica proponendo la realizzazione di una tangenzialina nel parco che causerebbe un ingente danno ambientale e che farebbe la felicità, unicamente, dei costruttori.
A Trezzano si vive anche il dramma della mancanza di lavoro, la chiusura delle fabbriche e dei negozi; di giovani, e meno giovani, disoccupati o costretti ad una perpetua precarietà che li sottopone, tra l’altro, a condizioni lavorative quasi schiavistiche.
E’ un comune che offre poco e niente ai giovani, dove non ci sono luoghi di aggregazione e dove si è costretti ad attendere la patente per potersi spostare nei comuni limitrofi. Dove gli anziani sono considerati cittadini di “serie b”, vengono abbandonati al loro futuro e non sono mai presi in considerazione.
Manca un reale controllo dei cittadini sull’attività della pubblica amministrazione, e gli ultimi episodi corruttivi ne sono solo una conferma. E’ un paese ammalato di quel cancro che è la criminalità organizzata di stampo mafioso e in cui non sono mancati episodi di intolleranza politica.
Per tutto questo ho deciso di scendere personalmente in politica, e di candidarmi a Sindaco del mio Comune, insieme ad una lista di cittadini, di ragazzi giovani, di gente che ogni giorno si impegna per migliorare il nostro paese.  L’ho fatto perché sogno una Trezzano diversa: priva di ingiustizie, solidale, attenta ai problemi dei più deboli, in cui tutti possano avere le stesse opportunità, dove si dia piena applicazione al 2° comma dell’art.3 della nostra Costituzione Repubblicana, eliminando quelle disuguaglianze economiche e sociali che, “limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
Una Trezzano in cui la necessità di un’abitazione sia ritenuta un fondamentale diritto umano, e in cui ci si impegni perché nessuno sia costretto a dormire per strada.
Una Trezzano che promuova uno sviluppo sostenibile, a misura d’uomo, riunificando il nord e il sud cittadino, dando priorità ai servizi e alla difesa dell’ambiente bloccando nuove inutili edificazioni private e dannose cementificazioni, eliminando il traffico e promuovendo modalità alternative e non inquinanti di spostamento.
Una Trezzano che  non viva il dramma della disoccupazione, in cui i pubblici poteri, sulla base dell’art.4 della Costituzione, si impegnino a riconoscere “a tutti i cittadini il diritto al lavoro” promuovendo le condizioni che lo rendano effettivo e nella quale si lavori, tutti assieme, per costruire una società che, ponendo al centro la piena occupazione, la tutela dei più deboli e la difesa dell’ambiente, consenta di vivere a tutti un’“esistenza libera e dignitosa”.  Una società che persegua la tutela dell’essere umano e dei suoi bisogni, e non l’esagerato profitto capitalista di pochi a discapito di molti.
Una Trezzano che valorizzi i suoi giovani, sapendo coniugare divertimento e proposte culturali. Che abbia cura degli anziani, facendoli sentire partecipi della collettività.
Una Trezzano in cui prevalga la legalità e il rispetto del prossimo, che rigetti ogni forma di criminalità organizzata, violenza, razzismo, fascismo e discriminazione.
Insomma, una Trezzano più ricca perché diversamente ricca.