domenica 28 dicembre 2014

2015, COL JOBS ACT SARA' L'ANNO DEI LICENZIAMENTI DI MASSA

di Giorgio Cremaschi
Tratto da "popoffquotidiano.it"

 
Era lecito domandarsi a che servisse togliere la tutela dell’articolo 18 a tutti i nuovi assunti, quando non si creano nuovi posti di lavoro e la disoccupazione aumenta.

lunedì 1 dicembre 2014

UN' ARMA DI PROPAGANDA CHIAMATA EXPO


di Domenico Finiguerra
Tratto da "www.comune-info.net"

Si interpreta a volte il termine “paesaggio” in maniera un po’ elitaria, come se avesse a che fare solo con la bellezza (leggi C’era una volta la grande bellezza), invece, affrontando questo tema, dobbiamo essere consapevoli che ci stiamo occupando di ambiente a tutto tondo, di terra a tutto tondo e di tutela di un bene fondamentale per il nostro Paese, come indica, in maniera forte e chiara, l’articolo 9 della nostra Costituzione: «La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nazione». La Carta Costituzionale impegna così la politica a considerare il paesaggio un elemento di grande ricchezza, vincolandolo anche a quell’eredità che abbiamo ricevuto dalle passate generazioni e che dovremmo trasmettere a quelle nuove.
Credo che, alla vigilia di Expo 2015, per parlare oggi di agricoltura in Italia non si possa non partire da qui, anche in riferimento a quanto evidenziava João Pedro Stédile a proposito di uno scontro permanente tra due progetti antagonisti, quello del capitale e quello dei lavoratori, e della necessità di condurre la nostra battaglia politica in tutti gli spazi possibili.
A tale riguardo, si può senz’altro affermare che Expo 2015 è una delle armi di propaganda che il sistema dominante utilizza per imporre il proprio modello. E questo è apparso evidente fin dall’epoca della candidatura di Milano, quando Expo 2015 è stata vista come una grande opportunità di costruzione del consenso.

giovedì 23 ottobre 2014

ADERIAMO ALLA STAGIONE DI CONFLITTO SOCIALE E MOBILITAZIONI


Con le politiche perpetrate dal governo Renzi tornano ad essere sotto attacco non solo la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori italiani, ma anche l’organizzazione democratica del nostro paese.
La fiducia “in bianco” sul Jobs Act, di dubbia costituzionalità, rappresenta un ulteriore scempio in sfregio alle regole democratiche ed un durissimo attacco al mondo dei diritti nel lavoro, dal momento che causerà soltanto più precarietà ed insicurezza con un ulteriore impatto recessivo sull’andamento dell’occupazione.
Inoltre, i continui attacchi ad un art.18 dello Statuto dei Lavoratori già menomato e praticamente reso inesistente dalla passata Riforma Fornero, dimostrano tutto l’accanimento ideologico di una casta completamente accecata dalle imposizioni neoliberiste della Troika (Commissione Europea, Banca Centrale Europea, Fondo Monetario Internazionale) e intenta alla distruzione di ogni residuo di diritti sociali.
Infatti, la nuova Legge di Stabilità porterà alla completa distruzione del welfare e l’annullamento dei diritti conquistati dal movimento dei lavoratori, in cambio di piccole concessioni sui parametri di rigore.
Crediamo che l’urgente risposta a queste politiche, che non sono nient’altro che la continuazione di quelle dei governi precedenti (Letta, Monti ecc…), debba essere lo sciopero, che diventa oggi strumento di lotta e di resistenza imprescindibile per cercare di “rovesciare” il governo del non-eletto Renzi.
Aderiamo, quindi, alla stagione conflittuale e di mobilitazione che si è già aperta questo autunno: allo Sciopero Generale indetto domani dai sindacati USB, Or.S.A. e Cib Unicobas, a cui parteciperemo e che vedrà il corteo di Milano partire alle 9.30 da Piazza San Babila; alla manifestazione della CGIL a Roma il 25 ottobre, dalla quale speriamo nasca la convocazione di uno sciopero generale; e allo “Sciopero Sociale” che si terrà il 14 novembre.

Cittadine e Cittadini per una Trezzano Migliore

venerdì 4 luglio 2014

SOSPENDERE GLI SFRATTI A TREZZANO PER MOROSITA’ INCOLPEVOLE – USCIRE DALL’ EMERGENZA CASA





Il 9 luglio a Trezzano sul Naviglio è prevista un’esecuzione di sfratto per un nucleo familiare mono genitoriale, composto da una giovane mamma separata, con due bambini piccoli.
Questo non è un caso isolato, a Trezzano continuano ad aumentare le ingiunzioni di sfratto per morosità e altri sfratti esecutivi sono previsti nelle prossime settimane.
Le persone e le famiglie colpite da questo dramma sociale non hanno potuto pagare il canone di affitto o la rata del mutuo a causa della perdita del posto di lavoro, della messa in cassa integrazione o in mobilità, o per la riduzione delle ore lavorative e dello stipendio, come nel caso della giovane mamma separata, che si è vista ridurre il contratto di lavoro part time a sole 20 ore settimanali.
Queste persone subiscono due torti: il primo è quello di vedersi negato il diritto a un lavoro che permetta di vivere dignitosamente, come previsto dalla nostra Costituzione; il secondo è quello di diventare “morosi incolpevoli” e di essere gettati in mezzo alla strada, con i propri familiari e con le proprie cose più care.
L’attuale situazione di emergenza è la conseguenza della totale mancanza di una seria politica per la casa da parte dei governi che si sono succeduti negli ultimi decenni: l’Italia è all’ultimo posto in Europa come incidenza di case sociali, mentre si continua a favorire il consumo di suolo per la speculazione immobiliare e a costruire case private che poi restano vuote perché inaccessibili economicamente.
L’ultimo decreto casa del governo riconosce il problema della “morosità incolpevole”, ma non prevede né misure di sospensione degli sfratti né risorse economiche adeguate per costruire nuovi alloggi sociali.
Gli stessi Comuni, a parte qualche caso esemplare, invece  di sostenere la rivendicazione del diritto alla casa insieme ai loro cittadini, preferiscono non creare difficoltà al governo nazionale.
Il 27 giugno abbiamo inviato una lettera al Comune di Trezzano sul Naviglio per chiedere un incontro urgente, insieme alla cittadina interessata dallo sfratto del 9, e l’1 luglio ci siamo incontrati con il Sindaco, l’Assessore alle Politiche Sociali e i responsabili del settore.
Nell’incontro abbiamo avanzato una proposta urgente per far fronte all’emergenza:
-         l’intervento immediato del Sindaco di Trezzano sul Naviglio nei confronti del Prefetto di Milano, per esporre i gravi rischi che l’emergenza casa potrebbe causare per la convivenza civile del nostro comune e per chiedergli, in quanto autorità di pubblica sicurezza, di disporre la sospensione dell’esecuzione degli sfratti per morosità incolpevole, a partire da quello del 9 luglio;
e abbiamo proposto una serie di interventi che permetterebbero di iniziare a risolvere la crisi abitativa:
-         l’aggiornamento dell’anagrafe dell’edilizia sociale e il censimento degli appartamenti      comunali e ALER vuoti o occupati da persone che non ne hanno i requisiti;
-         l’immediata apertura dei bandi di assegnazione degli alloggi comunali e ALER;
-         l’apertura di un tavolo con le grandi proprietà immobiliari perché si assumano la loro     parte di responsabilità sociale sull’emergenza casa a Trezzano sul Naviglio;
-         la destinazione di finanziamenti comunali adeguati per la costruzione di nuovi alloggi     sociali.

Il Sindaco e l’Assessore hanno preso atto delle nostre proposte e si sono impegnati ad attuarle.
Noi ci auguriamo che questi impegni si trasformino in interventi concreti e continueremo ad operare  per dare un riferimento sui problemi del lavoro e della casa e per costruire la più larga solidarietà attorno alle persone colpite da sfratto incolpevole.

martedì 10 giugno 2014

TREZZANO HA IL SINDACO, MA LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI È SEMPRE PIÙ BASSA


I risultati del ballottaggio di Trezzano fotografano una situazione impietosa per la democrazia: un’ affluenza pari al solo 44,25%. Inferiore rispetto a quella che nel 2010 “incoronò” la passata maggioranza di centrodestra.
Un astensionismo al 56%, dalle nostre parti, era un risultato ancora inedito!
Sulla base dei voti conseguiti dai due candidati, ci ritroveremo guidati da un Sindaco scelto da solo il 31% circa degli aventi diritto al voto.
Di fronte a questi dati, con quale risultato possiamo ritenere che ne esca la democrazia?
Essi sono la chiara rappresentazione della disaffezione dei Cittadini nei confronti della politica causata da quella casta “neoliberista” dei partiti delle larghe intese che, assediando le istituzioni a tutti i livelli, e così anche a Trezzano, continua a propugnare politiche antipopolari aggravando la crisi economica e sociale che stiamo vivendo e che hanno svuotato i Comuni del loro ruolo fondamentale di erogatore di servizi al Cittadino.
Così nella nostra cittadina, nonostante le facce rassicuranti dei candidati Sindaci, ma con alle spalle le due solite opzioni figlie dei partiti moderati, e della stessa politica che ha imperato a Trezzano negli ultimi anni, la maggior parte degli elettori ha preferito non scegliere.
I prossimi anni saranno difficili.
A Trezzano gli fratti sono quasi quotidiani, a fronte di centinaia di appartamenti privati vuoti; le imprese continuano a chiudere o a delocalizzare, e ciò non fa che accrescere la disoccupazione e la povertà (si contano più di 600 uomini e donne senza lavoro); le strade e i marciapiedi sono in condizioni pietose; siamo tra i Comuni più inquinati dell’hinterland milanese a causa dello smog prodotto dal traffico; l’ambiente naturale è minacciato dagli appetiti della speculazione edilizia, a partire dall’area Demalena, e il pericolo tangenziale sul Parco Sud non è stato ancora scongiurato.
Per risolvere tutti questi problemi ci sarà bisogno innanzitutto di un vero protagonismo politico dei cittadini per una rinascita democratica e qualitativa della nostra cittadina.
E ciò sarà possibile soltanto all’interno di un movimento capace di coniugare democrazia partecipativa, sapendo valorizzare il ruolo fondamentale di Comitati e Associazioni, equità sociale, rispetto dell’ambiente, Antifascismo e lotta al bipolarismo liberista.
Come “Cittadine e Cittadini per una Trezzano Migliore” lanciamo quindi un appello a tutti i cittadini trezzanesi.
Loro non ci rappresentano, costruiamo l’alternativa democratica!

venerdì 6 giugno 2014

COMUNICATO: TREZZANO MIGLIORE CONTINUA

Come lista di “Cittadine e Cittadini per una Trezzano Migliore” ci riteniamo soddisfatti del risultato ottenuto alle elezioni amministrative e ringraziamo tutte le persone che ci hanno votato.
Il nostro è un gruppo di ragazze e ragazzi e cittadine e cittadini alla prima esperienza elettorale, con pochissimi mezzi finanziari e in assenza di appoggi da parte di qualsiasi partito tradizionale.
La nostra forza è stata quella di proporre uno strumento aperto, cittadino, per costruire il cambiamento politico puntando su maggiore partecipazione e democrazia.
La nostra idea di politica si fonda sulla sobrietà, l’onestà e lo stare dalla parte della maggioranza, richiamandosi quindi all’importanza di quella questione morale che persone come Sandro Pertini e Enrico Berlinguer, del quale cadrà il trentennale della scomparsa il prossimo 11 giugno, hanno messo al centro del loro agire politico.
Fra i nostri valori abbiamo fatto chiaro riferimento alla Costituzione Repubblicana, alla legalità, all’Antifascismo, al rispetto tra i sessi e tra le diverse età e al contrasto ad ogni forma di violenza, prepotenza e razzismo.
Abbiamo scelto di puntare sui giovani e sulle persone che vivono quotidianamente i problemi più drammatici e che impediscono una vita serena, come la mancanza del lavoro, la precarietà e la mancanza della casa.
Abbiamo assunto nel nostro Programma i Progetti urbanistici e viabilistici elaborati dal Politecnico di Milano per il Coordinamento dei Comitati di Quartiere; abbiamo chiaramente criticato il Piano di Governo del Territorio e ci siamo dichiarati, a differenza di molti, radicalmente contrari a qualsiasi ipotesi di Tangenziali sul Parco Sud e di cementificazioni sulla Demalena o su altre aree.
Ma soprattutto il nostro obiettivo era cercare di far capire alla cittadinanza che i problemi economici dei Comuni, e del Comune di Trezzano sul Naviglio, derivano in buona parte dalle politiche di austerità e dai vincoli di bilancio imposti dal Patto di stabilità e dalle politiche liberiste portate avanti da quei partiti che ci governano da anni, come il PD e Forza Italia.
E, mentre i Comuni sempre più strozzati non riescono a garantire i servizi sociali alla cittadinanza, fiumi di denaro pubblico spariscono nella voragine della corruzione politica, degli sprechi e dei privilegi.
Siamo quindi consapevoli del coraggio e dell’ambizione delle nostre proposte e del nostro progetto.
Per tutto questo siamo soddisfatti del nostro risultato e del fatto di aver superato liste legate a partiti e simboli nazionali presenti nel governo e visibili ogni giorno nei telegiornali, e altre liste composte e sostenute da noti esponenti politici e ex assessori e sindaci di Trezzano, con simboli di partito presenti da tempo su scala nazionale.
Siamo inoltre convinti che se se avessimo avuto più tempo e mezzi comunicativi a disposizione avremmo potuto ottenere ancora di più.
Infatti, dove il nostro candidato sindaco era più conosciuto, la nostra lista è stata tra le più votate.
La nostra esperienza non si conclude qui, il nostro Programma e la nostra pratica di azione collegiale, aperta e trasparente, continua e sarà a disposizione di tutte quelle persone che vogliono capire meglio come contribuire a cambiare la politica e a costruire le basi per una Trezzano Migliore.
Ribadiamo pertanto la nostra posizione critica su entrambe le opzioni politiche presenti al ballottaggio e, come già espresso in campagna elettorale, lasciamo i nostri elettori liberi di scegliere.
Noi continuiamo la nostra azione per Trezzano, ci incontriamo giovedì 12 giugno alle ore 21 alla Cooperativa del Ponte di Via Vittorio Veneto 22.
 
ARRIVEDERCI A TUTTE/I. 

lunedì 19 maggio 2014

IL BILANCIO DI TREZZANO PIANGE E I CITTADINI NE PAGANO LE CONSEGUENZE. DI CHI E’ LA COLPA?



Siamo alla vigilia del voto a Trezzano sul Naviglio, la gestione commissariale sta per concludere il suo mandato, iniziato dopo gli arresti e le condanne per corruzione di assessori, politici, funzionari comunali e imprenditori e sta per riconsegnare il governo della città alla politica.
Quale situazione di Bilancio ci viene lasciata dalla Commissaria prefettizia?
- La fotografia di un Bilancio disastrato con la necessità di coprire subito un fabbisogno di 2 milioni di euro;
- la sicura introduzione della TASI, la Tassa sui servizi indivisibili.
E’ probabile che molti dei partiti e delle liste elettorali che stanno chiedendo il voto ai cittadini tireranno un sospiro di sollievo, e ringrazieranno la Commissaria per aver preso queste decisioni “impopolari” prima del voto e non aver lasciato a loro questa patata bollente.
Noi la pensiamo diversamente.
La fotografia che emerge dalle relazioni di fine mandato della Commissaria prefettizia dimostra chiaramente quel circolo vizioso che sta strozzando tutti i Comuni, anche quelli più virtuosi:
MINORI ENTRATE DALLO STATO > VINCOLI ECONOMICI > TAGLI AI SERVIZI.
E in questo circolo vizioso si inseriscono i mali tipici di Trezzano sul Naviglio, di cui hanno responsabilità tutte le Amministrazioni comunali che si sono succedute in questi anni, con SPRECHI, CLIENTELISMO, CEMENTIFICAZIONI E MULTE PER FARE CASSA.